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sabato 18 agosto 2018

Com'è essere tornati in patria?

Ciao a tutti! Oggi è un mese esatto da quando ho lasciato la mia seconda casa ed è passato un anno da quando sono andata in Argentina.
Da quando sono tornata le domande che mi vengono sempre poste, da qualsiasi persona amici, professori,amici di famiglia o conoscenti in generale sono: 1) Com'è andato l'anno in Argentina? e 2) Com'è essere ritornati a casa?
Per nessuna delle due ho una risposta precisa, perché neanche io lo so; per la prima so che tutti gli exchange mi capiranno perché per me sia così difficile rispondere, come si può trovare una risposta? Normalmente io rispondo "benissimo, un esperienza che rifarei altre mille volte", perché effettivamente, facendo una media degli 11 mesi ho avuto più esperienze piacevoli che spiacevoli e considerato che nessuno ( io per prima) non credeva che ce l'avrei fatta a vivere all'estero per un anno devo dire che devo essere molto soddisfatta. La parola "benissimo" , però non è abbastanza, non si può racchiudere 11 mesi in una parola; immagino che qualsiasi persona si troverebbe in difficoltà davanti a questa domanda, certo non ho vissuto un anno "normale" come quello che avrei vissuto in Italia, ma come una persona normale ho avuto momenti brutti, momenti in cui mi sono trovata in difficoltà e altri dove mi sono divertita e mi sentivo la persona più felice al mondo. E' impossibile che tutto sia andato bene e non bisogna vergognarsi di parlare dei momenti brutti e delle difficoltà, anzi è superare quei momenti che ti faranno sorridere e sentirti bene quando ci ripenserai perché ti sentirai orgogliosa/o di te stessa/o per essere riuscita/o a superarli.
Detto questo non è che la domanda mi dia fastidio, anzi la capisco e mi fa piacere che mi venga fatta, ma mi trovo sempre un pò in imbarazzo all'ora di rispondere.

La seconda domanda è ben più complessa e qui i "returne-exchange" mi capiranno assolutamente: la prima parola che è strana è proprio la parola "casa", infatti nel titolo del post ho scritto "patria" come avrete notato, perché io ho due case quindi non so cosa chiamare casa, la mia vita ormai è divisa in due stati nei due emisferi del mondo.
Riguardo ai sentimenti che provo ora che sono in Italia da un mese sono molto strani, non provo assolutamente nulla, mi sento proprio apatica; qui non è cambiato nulla, il rapporto con le mie migliori amiche, il mio ragazzo, i miei amici e la mia famiglia è assolutamente rimasto uguale è come se avessi messo in pausa e avessi premuto di nuovo "play" dopo 11 mesi, mi sembra di non essere mai andata via quindi non so proprio come sentirmi, non so se questo fatto sia un bene o un male...
In realtà sò che il problema grosso sarà andare a scuola a settembre, non tanto per la scuola quanto per il rapporto con le persone all'interno di essa, sarà tutto uguale a prima? Riuscirò a inserirmi di nuovo? Riuscirò a recuperare tutto? Riuscirò a stare al passo con gli altri, o affogherò nel mare  senza riuscire a vedere il traguardo della maturità?
Queste sono solo alcune delle domande che mi girano e affollano la mia testa, tutti i giorni mentre studio sia mattina sia pomeriggio per riuscire a imparare il più possibile in vista degli esami integrativi a settembre e  si fanno ancora più pesanti e presenti quando esco di pomeriggio o sera, mi sento in colpa perché non sono in casa a studiare ed è a quel punto che mi sento davvero male ed in ansia per l'inizio della scuola.
In Argentina sono riuscita a superare i miei problemi di ansia e per chi mi conosce sa che ci sto provando da anni e quindi non avete idea di quanto io sia felice di questo traguardo, ma allo stesso tempo ho paura di ricaderci adesso qui in Italia, con la scuola che da sempre ne è stata la causa; devo solo fare un respiro profondo e convincermi che andrà tutto bene, d'altronde  sono solo 9 mesi e devo cercare di vivere al meglio il mio ultimo di scuola superiore.

Detto questo come potete aver notato anche la risposta a questa domanda è davvero complicata, sono un misto di emozioni che nemmeno io so descrivere.

Questi sono dei piccoli pensieri che mi frullano nella testa da ormai un mese; mi sembra impossibile pensare che sia già passato un anno da quando ho lasciato l'Italia per andare in Argentina, quel paese mi è rimasto nel cuore, fare l'anno all'estero è stata sicuramente la decisione migliore che io abbia mai preso.


l'ultima foto in areoporto con la mia famiglia ospitante e la mia tutor


Prima foto scattata con la mia hmum e la
Mia tutor nella stazione degli autobus di Buenos Aires

Prima foto scattata in areoporto a Milano 


Sempre in areoporto a Milano con mio papà
e mia sorella