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venerdì 29 giugno 2018

Concordia

Ciao a tutti! Oggi vi parlo del mio ultimo viaggio indipendente,  in Argentina, prima di ripartire verso l'Italia; sono stata a Concordia dal 22 giugno fino al 26, una città che si trova nello regione di Entre Rios, si trova proprio al confine con l'Uruguay infatti molta gente in estate va in vacanza proprio lì dal momento che devono solo attraversare un fiume.

Sono andata a casa di una mia amica italiana che sta trascorrendo il suo anno all'estero proprio lì, questo viaggio non l'avevo per nulla pianificato, lei quando venne a Buenos Aires mi aveva detto che potevo venire se volevo, io appena arrivai a casa vidi quanto costavano i biglietti dell'autobus e feci subito la richiesta ad AFS, sapevo che i miei genitori in Italia mi avrebbero dato il permesso.
Ora entriamo bene nel dettaglio:



Viaggio:

Il viaggio l'ho fatto in autobus, 7 meravigliose ore in corriera, non tutti sanno che qui in Argentina non esistono i treni ( ci sono solo a Buenos Aires e uniscono solo le provincie vicine) per andare in altre città o prendono l'aereo, che è caro, oppure vanno in corriera; gli autobus arrivano in tutti i punti dell'Argentina, alcune persone fanno persino 16 ore di viaggio.
Non potevo fare l'anno all'estero in Argentina senza provare almeno una volta l'esperienza del viaggio in corriera, devo dire che non è stato così male, i sedili erano comodi ( io avevo un biglietto che si chiama "semicama" il che significa che mi davano una merenda e il sedile si reclina fino a raggiungere 120°, il biglietto più costoso che si chiama "cama" ha maggiori servizi, ma a me bastava la semicama) gli snack che mi hanno dato erano buoni, tutto sommato non mi posso lamentare.
Sono partita il 22 giugno alle 16:00 e sono arrivata a Concordia alle 22:40, mentre il 26 sono partita alle 12:15 e sono arrivata a Buenos Aires alle 19:00.

Cose da vedere a Concordia:



22 giugno:

 ovviamente non ho potuto visitare nulla, abbiamo cenato tutti assieme con una meravigliosa zuppa di patate dolci e porri e come dolce uno strudel fatto dalla ragazza tedesca, poi siamo andati tutti a dormire dato che eravamo tutti stanchissimi.
23 giugno:
La mattina ho accompagnato i miei amici al loro ultimo incontro di AFS, hanno fatto un pranzo con tutte le famiglie ospitanti, davvero molto bello. Nel pomeriggio siamo andati al parco San Carlos dove abbiamo bevuto mate, riso, giocato a palla e parlato fino alle 18. Il parco è un posto tipico di Concordia, è immenso ed è il punto di ritrovo di tutti i ragazzi, in estate rimangono lì fino a notte innoltrata.
La sera abbiamo cucinato Tacos e una specie di panzerotti al formaggio e prosciutto che avremmo portato il giorno seguente al lago. Dopo cena il piano iniziale era andare in discoteca, ma nessuna aveva una grande voglia, eravamo tutte stanche, abbiamo cambiato per una birreria "Nebraska", locale molto rustico, non ho preso birra dal momento che non mi piace, ma chi l'ha bevuta mi ha detto che era molto buona. Se andate a Concordia vi consiglio di passare per quel locale.
24 giugno:
Giornata al "lago delle terme di Concordia" ci siamo arrivate con l'autobus dalla fermata però poi abbiamo dovuto camminare 40 minuti, siamo arrivate in una zona  pic-nic e ,dopo aver pagato 50 pesos ognuna (65 centesimi ), finalmente abbiamo iniziato a mangiare quello che avevamo cucinato la sera prima e ovviamente non poteva mancare il mate.
Verso le 16 ci siamo incamminate per andare di nuovo a prendere l'autobus, arrivate a casa abbiamo deciso di fare merenda con un dolce tipico argentino "Arroz con leche" ovvero riso con latte, è del semplice riso cucinato con latte poi ci puoi aggiungere dulce de leche/cioccolata/cannella o mangiarlo così; è liquido quindi gli ingredienti si sciolgono e si mescolano molto bene. Io lo amo con la cannella, normalmente io compro quello già fatto al supermercato che devo solo riscaldare 1 minuto nel microonde. La sera non abbiamo fatto nulla di speciale, siamo andate alla stazione ad accogliere una ragazza italiana che farà il programma estivo a Concordia e poi siamo andate a dormire.
25 giugno:
Visto che era il mio ultimo giorno, mi hanno fatto vedere e conoscere tutta la città, il centro non è grandissimo, ma ha tutti i negozi di cui potrete avere bisogno e sono tutti super economici. Dopo pranzo siamo andate a vedere la "Costa nera", assolutamente incredibile, si riesce a vedere la città di Salto, che si trova in Uruguay è soltanto dall'altra parte del fiume! Il governo di Concordia ha ristrutturato tutta la zona attorno alla costa ed ora è sempre pieno di gente che fa ginnastica, pic-nic o merende all'aria aperta.
Poi ho visitato la vecchia stazione, una volta passavano i treni che trasportavano merci fino alla città, ma ormai sono 30 anni che la stazione ha chiuso; ci sono ancora tutti i treni ed alcuni hanno persino ancora tutto il carico,è veramente un peccato che sia abbandonata.
Per ultimo siamo andati a vedere il castello San Carlos che si trova  in un'altra parte del parco, vicino al castello si trova la statua in onore del "piccolo principe" non tutti voi sapranno che lo scrittore di questa novella ha avuto l'idea proprio a Concordia e l'ha scritto proprio in quella città. Le persone ne sono molto orgogliose ed è per questo che sparse per la città troverete diversi monumenti dedicati al libro.
Verso le 16 ho accompagnato la mia amica ad un oratorio, abbiamo fatto delle attività con i bambini.
La sera, dopo cena, siamo andate direttamente a dormire visto che il giorno dopo avrei dovuto prendere l'autobus per tornare a casa.

Quanti giorni servono per visitare Concordia? 
In realtà non ve ne servono moltissimi, la città è abbastanza piccola, ma per apprezzarla a pieno vi consiglio di andarci in estate e di rimanerci almeno 1 o 2 settimane. Potrete anche prendere il battello e andarvi a fare un giro in Uruguay.
Io avevo davvero pochi giorni ( AFS non mi lascia saltare più di 2 giorni di scuola per vacanze) ma ho cercato di sfruttarli al meglio, anche se abbiamo fatto un pò tutto di fretta.


Video e foto:

Un piccolo video riassuntivo sul mio ultimo viaggio, in questo meraviglioso paese



La terra che vedete dietro di me è l'Uruguay

Questo è tutto per oggi, spero il post vi sia piaciuto,
mi sono divertita davvero moltissimo, poter vedere un'altra parte di questo meraviglioso paese mi ha riempito il cuore di gioia! Ormai mancano solo poche settimane al mio ritorno e non riesco ancora a realizzarlo, mi sembra così surreale.

Al prossimo post,
Un bacio,

Elena


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sabato 16 giugno 2018

Economia

Ciao a tutti! Oggi ho deciso di informarvi riguardo all'economia del paese e della crisi che lo sta colpendo negli ultimi mesi.

Prima di parlarvi della crisi attuale, vi voglio dare alcune informazioni generali. L'economia Argentina è una tra le più grandi dell'America Latina, si basa principalmente nell'esportazione agricola, ha una settore industriale potente e diversificato e un alto livello di sviluppo scientifico-tecnologico.
Tra il 1880 ed il 1930 l'Argentina utilizzava un modello economico chiamato "Agroexportador" il che significa che tutta la sua economia si basava sull'esportazione (agricola e di carne) a paesi del primo mondo, ed in cambio importavano, da loro, materie prime che gli mancavano, ad esempio uno degli stati con il quale continua tutt'ora ad avere accordi è l'Inghilterra, loro esportavano carne ed in cambio gli inglesi importavano legna e metallo, materiali necessari per la costruzione di macchinari.
Ovviamente questa situazione non poteva durare per sempre, dal momento che  la loro economia dipendevano esclusivamente dagli altri stati; nel 1929 quando il mondo venne colpito dalla grande crisi economica,originata negli USA, anche l'America latina è caduta in difficoltà, l'Argentina, fu uno degli stati meno colpiti dal momento che riuscì a trovare un modo per risollevarsi: cambiò il suo modello economico.
Dal 1930 al 1975, infatti, iniziò ad utilizzare il modello industriale, ovvero iniziarono a costruire delle fabbriche in modo tale  da riuscire a produrre loro senza dover importare dagli altri paesi ( gli accordi con Inghilterra rimasero invariati).
Per un periodo l'Argentina visse in uno stato economico abbastanza stabile, con alti e bassi dovuti alle varie dittature, negli anni '90 però decise di mettere in pratica un modello di "privatizzazione", il che significa che un settore che era propietà esclusiva dello Stato permette ad altre persone che non fanno parte del governo, d'intervenire nel finanziamento e nella produzione di beni e nella fornitura di servizi.
Nel 1991 il ministro del economia Domingo Cavallo decise di uguagliare il peso al dollaro, cercando di affrontare l'inflazione, però il debito pubblico aumentò e in dieci anni arrivò ad essere il doppio.  I disoccupati aumentarono sempre di più e nel 2001 il 18,2 % della popolazione si trovava senza lavoro.
Proprio nel 2001 l'Argentina si trovò in una crisi profonda che durò fino al 2002, la " Ley de Covertibilidad" vigente dal 1991, che stabiliva l'uno a uno tra il peso ed il dollaro. venne eliminata. La moneta iniziò a svalutarsi velocemente, le persone iniziarono a prelevare tutti i soldi depositati ; il picco venne raggiunto il 29 novembre del 2001 quando le banche chiusero  i bancomat, la gente si ritrovò impossibilitata a prelevare.
A fine novembre Cavallo, insieme al ministro del lavoro, approvarono diversi aggiustamenti:  aumentarono l'IVA,  diminuirono del 13% la pensione, diminuirono del 13% lo stipendio degli impiegati statali e contrattarono un debito di 3 milioni di dollari.
Nel 2003 l'economia iniziò a risollevarsi e nel 2005 il Banco centrale della repubblica Argentina decise definitivamente  di mantenere il peso inferiore al dollaro statunitense.
Nel 2010 con il governo di Cristina Fernandez de Kirchner, l'Argentina riuscì a ridurre il suo debito del 11%. Durante i suoi anni di presidenza adottò una politica protezionista, era quasi impossibile per una compagnia estera vendere i suoi prodotti in Argentina o se ci riusciva doveva venderli a prezzi molto alti, dati i dazzi doganali. Con Macri le porte del paese si aprirono nuovamente, ma l'inflazzione rimase comunque molto alta; gli argentini che possono viaggiare all'estero, ne approfittano per comprare vestiti, cibo ed oggettistica, dal momento che è molto più economico.
Ma ad un anno e mezzo dalle elezioni l'inflazione aumentò del 15%, il peso argentino è la peggiore fra le maggiori valute emergenti del 2018, con un crollo del 19% da gennaio; quando arrivai a Buenos Aires il cambio euro.peso era di 1 a 20 adesso è di 1 a 32, ed ogni giorno si svaluta sempre di più, il tutto in soli 10 mesi. La grande crisi che il paese sta soffrendo adesso, è aumentata quando, in aprile, il dollaro statunitense è passato da 1 a 19 a 1 a 24 in una settimana, è stato così rapido che le industrie e la borsa argentina si sono trovati in una situazione di panico.
In Argentina le grandi industrie e gli edifici vendono in dollari per non perderne  il valore,dal momento che il peso vale molto poco, quindi quando il dollaro è aumentato tutti i costi si sono alzati velocemente e le persone che magari stavano comprando una casa a rate si sono trovati ad avere il prezzo aumentato di 1000 o più dollari.
Per cercare di frenare l'aumento repentino  il Banco centrale della Nazione iniziò a vendere moneta straniera, ma non funzionò; Macri allora decise di aumentare, del 40%, la tassa che i compratori  devono pagare per convertire i pesos in dollari, se pur poco, questa decisione ha dato i suoi risultati. Ma non bastava, il presidente decise quindi di chiedere un prestito al Fondo Monetario Internacional (FMI) con lo scopo di avere una linea di appoggio per il banco Argentino, evitando quindi di cadere in una grande crisi economica. FMI ha accettato dandogli 50 000 milioni di dollari, il prestito più grande nella storia del Fondo , ora il paese ha un debito di 30 000 milioni di dollari; secondo il presidente il prestito rafforzerà il paese, li aiuterà a crescere e ad adattarsi alla nuova situazione globale evitando di ricadere nello stato in cui si trovarono nel 2001.
Il 20 giugno il Fondo farà il primo deposito di 15 000 000 nel banco Argentino, i cittadini sono molto scettici, ma c'è speranza; la cosa che amo degli argentini è che non si abbattono davanti a nulla, riesco sempre a trovare il modo per uscire da una situazione difficile. Spero che con questi soldi riesca a risollevarsi, ho fiducia in questo paese, ho fiducia nella gente che lo compone.

Questo è tutto per oggi, spero l'abbiate trovato interessante,

al prossimo post,

un bacio,

Elena

Il presidente Mauricio Macri durante l'accordo con F.M.I.