Ciao a tutti, oggi rispondo di nuovo ad alcune domande che mi sono state fatte di persona o attraverso le reti sociali.
1.Come fare la valigia pre-partenza?
Questa è una delle domande più frequenti e che anche io mi sono posta davvero molto. La prima cosa da tenere in conto è, ovviamente, la vostra destinazione; io vi parlerò della mia esperienza : quando ho saputo che sarei andata a Buenos Aires ho iniziato a fare delle ricerche riguardo al clima e alla temperatura; scoprì che la città ha un clima abbastanza temperato, anche in inverno non raggiunge mai gli zero gradi. Io essendo abituata al freddo non pensai di portarmi nessun vestito invernale, solo primaverili/autunnali ed estivi.
Vi ammetto che mi pento di questa mia decisione perchè una volta arrivata ho scoperto che il riscaldamento nelle case è praticamente inesistente quindi la temperatura esterna è uguale a quella all'interno della casa, ho sofferto abbastanza il freddo.
Vi consiglio anche di chiedere alla vostra futura famiglia ospitante se comprare vestiti è caro o economico, in Argentina comprare vestiti è assolutamente off-limits, soprattutto in capitale; pur avendo l'euro gli indumenti avevano dei prezzi assurdi. Sapendolo prima sono riuscita a portarmi i vestiti a me necessari per l'intero anno ( sono tornata con la valigia praticamente vuota dal momento che molti vestiti erano rovinati e ho dovuto buttarli o donarli in beneficenza).
In ogni caso portatevi lo stretto indispensabile e se potete non portatevi tutti i vestiti più belli che avete o ai quali siete più affezionati così che al ritorno sarà più facile lasciare lì i vestiti per far spazio a cose o cibi del vostro paese ospitante.
2. Qual è stata la sfida più dura che hai dovuto attraversare durante il tuo soggiorno all'estero?
Ce ne sono state diverse e di alcune non me la sento di raccontarle, ma ce n'è una che ho trovato davvero difficile da affrontare: adattarmi a fare le cose da sola; detta così potrebbe sembrare una cavolata, ma per me prima di partire era inimagginabile andare al cinema, in centro a fare shopping, andare a mangiare fuori ( anche in un fast food) o andare in un museo da sola, senza nessuno che mi accompagnasse.
Non perchè avessi paura, ma perchè pensavo a ciò che le persone avrebbero pensato se mi avessero vista da sola; giunta a Buenos Aires ho dovuto iniziare ad andare da sola, soprattutto per musei perché a nessuno dei miei amici interessava l'arte. I primi mesi a causa di questo mio "blocco" ho perso diverse opportunità su eventi o mostre particolari solo perchè mi sentivo male al pensiero che la gente mi avrebbe visto lì da sola.
Solo a febbraio sono riuscita a superarlo, quando sono andata da sola ad un concerto gratuito dove si esibivano anche Luis Fonsi e Martina Stoessel, ero da sola, ma mi sono davvero divertita molto ed ho potuto ascoltare grandissimi cantanti argentini e non.
Quello che mi sento di dirvi per quanto riguarda le sfide/ difficoltà che potreste incontrare è: anche se vi sembrano impossibili da superare (io ne ho avuta una verso maggio che mi ha fatto pensare seriamente di tornare prima, è una di quelle che non mi sento di raccontare pubblicamente) dovete cercare prima di tutto la forza in voi stessi per andare avanti e secondo ricordatevi che non siete soli c'è la vostra tutor, la vostra famiglia ospitante, i vostri amici e tutti i volontari dell'organizzazione in generale. Se però le avete provate tutte e continuate a stare male allora, solo a quel punto, prendete seriamente in considerazione il ritorno a casa; la vostra salute fisica e mentale viene prima di tutto e sicuramente i vostri genitori lo capiranno.
3. Qual è il cibo più strano che hai mangiato?
I cibi più strani che ho mangiato sono 2 ed entrambi sono tagli di carne che da noi non si trovano o meglio dire non si mangiano proprio; il primo è quello che normalmente fa più impressione quando lo dico ed è la vescica della mucca alla griglia. E' un taglio molto pregiato, infatti è molto caro e viene comprato per occasioni speciali; quando l'ho mangiata non mi avevano detto cosa era, solo dopo aver detto che mi piaceva mi hanno detto che parte della mucca fosse; è davvero buonissima e mi spiace che qui non ci sia.
Il secondo cibo strano si chiama "Morsilla" ed è una salsiccia di sangue di pecora e mucca, la mangiano sia cruda sia alla griglia; io l'ho provata in entrambi i modi e nessuno dei due mi piace, era come avere un sacchetto di sangue in bocca, davvero fortissimo.
Questi sono quelli che reputo più strani, ma in realtà ce ne sono molti altri basti pensare al fatto che loro mangiano tutte e dico tutte le parti della mucca e maiale ed io le ho provate praticamente tutte; alcune sono migliori di altre, se andate in Argentina vi consiglio di provarle, d'altro canto fa parte della loro cultura e bisogna accettarlo.
4.Hai fatto dei regali alla tua famiglia ospitante quando sei arrivata? Se si, cosa gli hai comprato?
Si, ai miei genitori ospitanti ho portato una caffettiera da 3 tazzine con i colori della bandiera italiana e un calendario 2018 con le foto di tutte le montagne del bellunese, poi a mia sorella ho portato un portamonete fatto a mano in feltro con i disegni tipici del Cadore, a mio fratello ho preso una felpa della Benetton e poi ho portato due cartoline con foto della mia città con dietro un messaggio dei miei genitori italiani per la mia futura famiglia argentina.
Ho cercato di portare tutte cose tipiche italiane o tipiche della zona dove vivo ( Belluno, in Veneto), portare oggetti proprio tipici del vostro paese credo sia la scelta migliore e anche la più aprezzata, non siete neanche obbligati a fare un regalo per ogni componente, anche solo uno unico sarà sicuramente molto apprezzato.
Questo è tutto per oggi,
Spero le domande vi siano piaciute e spero di aver risposto in maniera abbastanza esaustiva.
Vi mando un grosso bacio,
Al prossimo post,
Ele
Questo è tutto per oggi,
Spero le domande vi siano piaciute e spero di aver risposto in maniera abbastanza esaustiva.
Vi mando un grosso bacio,
Al prossimo post,
Ele
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